Samuel L. Jackson (Samuel Leroy Jackson) nasce a Washington D.C. (USA) il 21-12-1948. Cresciuto nel Tennessee, a Chattanooga, si trova a combattere fin dall'infanzia con la balbuzie. Come 'terapia d'urto', un logoterapista gli suggerisce di affrontare un'audizione per una rappresentazione al college; il rimedio funziona così bene, che Jackson non solo ottiene la parte, ma non smette più di recitare. Iscritto al Morehouse College di Atlanta, si diploma in arte drammatica nel '72. Ottiene quindi i primi contratti per alcuni spot pubblicitari e fa la sua prima apparizione in un film (Together for Days, 1972), poi si trasfersce a New York, dove entra nella compagnia teatrale Negro Ensemble e trova lavoro nello show televisivo di Bill Cosby, con il compito di intrattenere il pubblico durante le pause. Si sposa nel 1980 con l'attrice LaTanya Richardson, conosciuta ai tempi del college, e l'anno dopo appare in "Ragtime", di Milos Forman, in un ruolo anonimo, accreditato nei titoli come 'secondo membro della gang'. E i ruoli anonimi, spesso poco più che da comparsa, continuano negli anni seguenti. Quando si vede estromesso da una parte di primo piano a Broadway - in "Two Trains Running", i August Wilson - per le preoccupazioni dei produttori legate alla sua crescente dipendenza dall'alcool e dalla cocaina, Jackson decide di fare ordine nella sua vita. L'occasione del riscatto gli viene da Spike Lee, che ha conosciuto nel 1981, e con il quale ha già lavorato in "Fà la cosa giusta" e in "Mo' Better Blues". Ironia della sorte, il suo primo ruolo - una volta liberatosi dalla droga - è proprio quello di un personaggio perennemente imbottito di crack, Gator, il fratello di Wesley Snipes, in "Jungle Fever" (1991), diretto da Lee. Un ruolo che impressiona a tal punto la giuria del Festival di Cannes, da spingerla ad attribuire a Jackson un premio speciale come migliore attore non protagonista, mai assegnato a Cannes prima d'allora. Alla fama, però, Jackson giunge soprattutto nel 1994, con "Pulp Fiction" di Quentin Tarantino, in cui è Jules Winnfield, il gangster che recita alle sue vittime il Libro di Ezechiele in una sorta di rito d'esecuzione macabro e grottesco. E' così che arriva la prima nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista. Raggiunta la notorietà, Jackson ne ha raccolto i frutti recitando in ruoli di primo piano in "Die Hard - Duri a morire" (1995), ne "Il momento di uccidere" (1996), in cui è un uomo che si fa giustizia da solo dello strupro subito dalla figlia, e poi di nuovo in un film di Tarantino, "Jackie Brown" (1997), in cui è il trafficante d'armi Ordell Robbie. Ha poi ricoperto il ruolo di protagonista ne "Il negoziatore" (1998), storia di un agente della polizia di Chicago ingiustamente accusato di malversazione. Infine, nel 1999, Jackson ha partecipato all'attesissimo "Star Wars Episodio 1 - La minaccia fantasma" e a "Blu Profondo". |
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