Rushmore
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(id., 1998) |
Il cast tecnico: Regia: Wes Anderson.
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Gli interpreti:
Bill Murray, Jason Schwartzman, Luke Wilson, Olivia Williams, Brian Cox, Seymour Cassel, Owen Wilson. |
La trama:
Max Fischer è un quindicenne che ha trovato la sua unica ragione di vita: frequentare la Rushmore Academy. Nerd occhialuto ma non secchione, con molteplici attività extra-curricolari all'attivo (tra cui l'allestimento di maestosi spettacoli teatrali), Max fa amicizia con il laconico e svogliato "uomo d'affari" Herman Blume e insieme a lui si scopre innamorato della dolce maestrina vedova miss Cross.
Questo amore impossibile e l'espulsione dalla Rushmore lo costringeranno a confrontarsi con un'inevitabile crescita emotiva e con la ricerca di un suo posto nel mondo al di fuori della scuola.
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Il regista: Nato a Houston, in Texas, il 1° maggio 1969, Wes
Anderson ha esordito neI 1994 scrivendo con Owen Wilson
(una collaborazione che dura tuttora) e dirigendo il corto in 16mm Battle
Rocket, diventato nel 1996 il lungometraggio Un colpo da dilettanti
(Battle Rocket). Nel 1998 ha realizzato Rushmore (id.), nel 2001
I Tenenbaum (The Royal Tenenbaums) e nel 2004 Le avventure acquatiche di
Steve Zissou (The Life Aquatic With Steve Zissou).
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Note:
Origine: Usa. Durata: 1 h e 33.
Il texano Wes Anderson, qui alla sua seconda opera (scritta, come la precedente e la successiva, insieme all'attore/amico fidato Owen Wilson) mette già in campo quelli che saranno i tratti caratteristici del suo cinema nei successivi I Tenenbaum (2001) e Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2005): adolescenti inquieti e capricciosi, adulti immaturi e flemmatici si lasciano vivere in un mondo bizzarro e surreale illuminato dai colori pop della provincia americana. Accompagnate dalle note retrò di canzoni degli anni Sessanta e Settanta (Cat Stevens, i Kinks, John Lennon sono l' immaginario sonoro prediletto dal regista e dal suo fido collaboratore/compositore Mark Mothersbaugh), queste figure delicate, ironiche e malinconiche a un tempo, vanno a comporre un universo sentitamente autobiografico e nostalgico.
Tutto giocato sulla sottrazione e sul minimalismo a partire dalla recitazione (il viso imperturbabile di Bill Murray che getta in piscina una pallina da golf ne è l'esempio lampante), il film, lontano dalle solite commedie di ambiente studentesco, è un mosaico originale e intimista di personaggi infantili e contraddittori, ripresi con il tocco asciutto, personale e unico di un autore bizzarro quanto le sue creazioni.
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