Ingmar Bergman, pseudonimo di Ernst Ingmar Bergman.
Nasce il 14/7/1918 a Uppsala (Uppland, Svezia).
Regista e sceneggiatore. L'infanzia di Ingmar è segnata dalla rigida figura paterna, essendo figlio di un pastore luterano. La madre è di origine olandese. Si laurea all'Università di Stoccolma dove, contemporaneamente, dirige un gruppo filodrammatico. Nel 1939 gli viene offerto il lavoro di aiuto regista al Teatro Reale dell'Opera di Stoccolma. Nel 1943 sposa Else Fisher, ma il loro matrimonio dura solo due anni. Scrive la sceneggiatura del film di Alf Sjöberg "Spasimo"(1944), esordisce come regista l'anno successivo con "Crisi". Lo stesso anno, dopo aver ottenuto il divorzio dalla prima moglie, sposa Ellen Lundström. Dopo "Piove sul nostro amore"(1946). È con "La prigione" (1948) che si delineano i temi ricorrenti dei film di Bergman: Dio, il Diavolo, il tormento spirituale. Il primo grande successo lo ottiene nel 1950 (anno del divorzio dalla seconda moglie) con "Un'estate d'amore", film sulla rievocazione dell'adolescenza, che viene presentato a Venezia. Nel 1951 sposa Gun Grut. Dopo "Donne in attesa" "Monica e il desiderio" entrambi del 1952, la prova più convincente del regista è "Una vampata d'amore" (1953). In quegli anni però il film che ottiene maggiori consensi è "Il settimo sigillo" (1957) ambientato in un suggestivo Medioevo, in cui il protagonista gioca una partita con la Morte. Con "Il posto delle fragole" (1958) Bergman ottiene la prima delle cinque nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura, mentre l'anno successivo ottiene a Cannes il premio come migliore regista per "Alle soglie della vita". Con "La fontana della vergine" (1959) si ritorna nel Medioevo; "L'occhio del Diavolo" (1960) è un preludio alla trilogia di "Come in uno specchio" (seconda nomination all'Oscar per la sceneggiatura), "Luci d'inverno" (entrambi del 1962) e "Il silenzio" (1963). Nel 1962 nasce il figlio Daniel dal quarto matrimonio del regista con l'attrice Käbi Laterei, avvenuto nel 1959. In seguito ha una relazione con Liv Ullmann, attrice in "Persona" (1966). Dalla relazione nasce la figlia Linn, oggi scrittrice. Nel 1969 gira "Passione"; lo stesso anno divorzia per la quarta volta. Nel 1973 con "Sussurri e grida", ottiene una nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura e vince un premio a Cannes. Si riconferma così nel cinema internazionale. Nel 1971 sposa l'attrice Ingrid Von Rosen, cui resterà unito fino alla morte di lei, avvenuta nel 1995. Nel 1972 gira "Il flauto magico", prima del clamoroso arresto due anni dopo con l'accusa di evasione fiscale, per cui è costretto a lasciare la Svezia. Nel 1977 con "L'uovo del serpente", prodotto da Dino De Laurentiis, argomenta le radici del fascismo. Dirige l'attrice connazionale Ingrid Bergman in "Sinfonia d'autunno" del 1978, per il quale ottiene l'ennesima nomination all'Oscar alla sceneggiatura. L'ultimo suo film per il grande schermo è del 1982 ed è intitolato "Fanny ed Alexander" con il quale vince diversi David di Donatello (miglior regista straniero, migliore sceneggiatura straniera) due nomination all'Oscar, per la migliore regia e sceneggiatura, e il premio FIPRESCI al Festival del Cinema di Venezia. Dal 1963 vive quasi sempre sull'isola di Farö, che aveva utilizzato come set per "Il silenzio".

Tra i suoi capolavori ricordiamo:
Un'estate d'amore (1950),
Donne in attesa (1952),
Monica e il desiderio (1952),
Lezioni d'amore (1954),
Sorrisi di una notte d'estate (1955),
Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet, 1956),
Il posto delle fragole (1958),
Il volto (1958),
La fontana della vergine (1959),
Come in uno specchio (1962),
L'Occhio del diavolo (1960),
Luci d'inverno (1962),
Il silenzio (1963),
A proposito di tutte queste signore (1963),
Il rito (1968),
Sussurri e grida (1973),
Scene da un matrimonio (1973),
Sinfonia d'autunno (1978),
Un mondo di marionette (1980).