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Il vento che accarezza l'erba
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| (The Wind That Shakes the Barley, 2006) |
| Il cast tecnico: Regia: Ken Loach. Costumi: Eimer Ni Mhaoldomhnaigh.
Fotografia: Barry Ackroyd.
Montaggio: Jonathan Morris (I).
Musiche: George Fenton.
Prodotto da: Rebecca O'Brien, Redmond Morris.
Sceneggiatura: Paul Laverty. Scenografia: Fergus Clegg.
Produzione:
Sixteen Films Ltd., UK Film Council, Tornasol Films S.A., TV3 Television Network Ireland,
Matador Pictures, Pathé, BIM, EMC Produktion, Element Films,
Film Coop, Bórd Scannán na hÉireann Origine: Gran Bretagna/Irl./Ger./Ita./Spa./Fra. Durata: 2h e 07’.
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Gli interpreti: Cillian Murphy (Damien), Padraic Delaney (Teddy),
Liam Cunningham (Dan), Gerard Kearney (Donnacha), William Ruane (Gogan), Máirtín de Cógáin (Sean),
Kieran Aherne (Sweeney), Roger Allam (Sir John Hamilton), Sabrina Barry (Julia), Laurence Barry (Micheail). |
| La trama:
Irlanda, 1920. I lavoratori delle campagne irlandesi si uniscono alla guerriglia per combattere i 'Black and Tans', gli squadroni di soldati inglesi
mandati dall'Impero a repreimere la lotta per l'indipendenza. Damien e Teddy sono due fratelli: il primo vorrebbe diventare medico, andare a Londra
ed evitare il conflitto, il secondo non ha dubbi sul fatto che si debbano imbracciare le armi.
Dopo il trattato del 1921, che attribuisce parziale indipendenza ad una parte del paese, i due fratelli si trovano a lottare su sponde opposte...
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| Il regista:
Ken Loach è considerato l'ultimo degli «Angry Young Men». Nato nel 1936 a Nuneaton, debutta come documentarista per la Bbc.
Quindi nel 1968 realizza il primo lungometraggio, Poor Cow. Dopo Family Life (1972) abbandona per alcuni anni il cinema.
Da Hidden agenda ('90, uscito solo in video in Italia) torna a lavorare a tempo pieno, raccogliendo riconoscimenti ai festival.
Tra i film più recenti: Riff Raff (id.'91), Piovono pietre (Raining Stones,'93), Ladybird, Ladybird (id.'94), e
Terra e libertà (Land And Freedom, '95).
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Note:
"The Wind that Shakes the Barley": La fine dei guerriglieri irlandesi di Loach.
Stessa struttura di "Terra e Liberta" ma più serrata, concisa, esasperata nel dettaglio, minuziosamente scritta da Paul Laverty. I guerriglieri sono gli
indipendentisti irlandesi, il nemico i 'Black and Tans', squadre punitive di mercenari mandati dall'impero britannico per fermare i movimenti di
resistenza. E' un pezzo di storia anglo-irlandese non risolta, un sassolino nella scarpa fastidioso che Loach tira fuori per intero con estrema lucidità.
Dopo la costituzione del parlamento repubblicano irlandese tutti si armano: due fratelli, Damien e Teddy, diventano capofila di uno dei gruppi di
guerriglia sparsi per le campagne. Damien vuole fare il medico e non vuole unirsi al fratello, ma cambia idea quando alla stazione è spettatore della
repressione violenta dei 'Black and Tans'. Loach racconta i luoghi, i costumi, le canzoni, i culti, le immagini sono quelle dei villaggi di allora.
E' la storia vista da vicino, lontana dai grandi pulpiti. Non ci si concentra su un eroe ma su quello che avviene nel gruppo, il dialogo e l'azione
si spostano da un personaggio all'altro con ritmo frenetico in una tela di forti emozioni. Non c'è la spettacolarizzazione alla "Michael Collins",
la cronaca è autentica. Quando gli indipendenti diventano troppo costosi da reprimere il governo britannico si allea con le forze indipendentiste
moderate, quelle pronte a scendere a compromessi con il potere. I falsi eroi sono smascherati, i martiri muoiono con i loro ideali.
"The Wind that Shakes the Barley" è una strofa di un'antica ballata irlandese melanconica che rende omaggio a quelli che vivono inseguendo ideali
di libertà. Con la morte di Damien muore la guerriglia, ma gli ideali rimangono. Un film-testamento nel cinema di Loach,
ma speriamo che non sia l'ultimo.
di: Rita Di Santo
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