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NIKITA
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| (id., 1990) |
| Il cast tecnico: Regia: Luc Besson. Sceneggiatura: Luc Besson.
Direttore della fotografia: Thierry Arbogast. Direzione artistica: Dan Weil. Montaggio: Olivier Mauffroy. Costumi: Anna Angelini.
Musica: Eric Serra. Produzione: Gaumont/Cecchi Gori Tiger Group. Origine: Francia. Distr.: Penta Classic. Durata: 1 h e 54'.
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Gli interpreti: Anne Parillaud (Nikita), Jean-Hugues Anglade (Marco), Tcheky Karyo (Bob), Jeanne Moreau (Amande),
Jean Bouise (capo di gabinetto). |
| La trama: Dopo una sanguinosa rapina in una farmacia in cui vengono
uccisi tre poliziotti, Nikita, una giovane sbandata e drogata, viene condannata all'ergastolo.
Ufficialmente morta in carcere per suicidio, Nikita viene in realtà portata in un centro segreto della Securité,
dove le viene data una possibilità per riabilitarsi e soprawivere: diventare un killer per conto dello Stato.
La ragazza accetta a malincuore e dopo tre anni di duro addestramento che la trasforma anche in una donna sofisticata,
oltre che in un assassino, viene rilasciata, pronta ad intervenire in caso di bisogno. Pian piano si costruisce una vita normale e,
tra una missione e l'altra, trova anche l'amore. Il suo vero carattere dolce e fragile, a poco a poco torna a galla,
rendendole sempre più difficile il fatto di dover condurre una doppia esistenza.
I laceranti contrasti interni alla fine però esplodono e la portano ad abbandonare tutto e tutti per ricostruirsì una vita.
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| Il regista: Nato a Parigi nel 1959, Luc Besson ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema
all'età di diciotto anni. Nel 1978 si trasferisce a Hollywood e lavora prima con Don Adams e poi come assistente di Claude Faraldo.
Dirige il suo primo lungometraggio, «Le dernier combat», nel 1982 e ottiene un grande successo di critica che gli frutta parecchi premi.
Seguono poi «Subway» (id., 1985), «Kamikaze» (1987), che codirige con Didier Grousset, e «Le grand bleu» (id., 1988).
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| Note: Presentato con grande successo al Mystfest di Cattolica del 1990,
il film ha fruttato il premio per la miglior interpretazione maschile a Tcheky Karyo.
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