TRAMA: Uscito di prigione, l'inglese Wilson va a Los
Angeles per indagare sulla morte della figlia, avvenuta durante la sua
detenzione, e ne scopre il responsabile in Valentine, produttore
discografico coinvolto nel riciclaggio di denaro sporco. Scritto da Lem
Dobbs (Delitti e segreti), l'8º film di S. Soderbergh è il tentativo di
conciliare il cinema di genere (il noir) con un linguaggio moderno, fondato
sulla compenetrazione di azione e memoria attraverso la frantumazione
narrativa, sull'asincronismo tra ciò che si vede e ciò che si sente
(dialoghi, suoni, rumori), sul ricorso alle immagini di un film del 1967 (Poor
Cow di K. Loach) al posto dei flashback. Interessante, ma artificioso. Incuriosisce, ma raramente
emoziona.
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