GIÙ PER IL TUBO
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("Flushed Away", 2006) |
Il cast tecnico:Regia: David Bowers, Sam Fell. Sceneggiatura:
Dick Clement, lan La Frenais, Christopher Lloyd, ioe Keenan, Will
Davies. Direttore della fotografia: Brad Blackbourn, Frank Passingham. Montaggio: John Venzon. Scenografia: David A. S. James.
Direttore artistico: Pierre-Olivier Vincent, Scott Wills. Musica: Harry
Gregson-Williams. Produzione: Cecil Kramer, Peter Lord, David
Sproxton. Distribuzione: Uip. Origine: Usa. Durata: 1 h e 24’. |
I personaggi (e voci): Roddy (Francesco Prando), Rita (Laura Latini),
il Rospo (Luciano De Ambrosis), Le Ranocchiò (Massimo Rossi). |
La trama: Roderick St. James, detto Roddy, è un fortunato topolino
che pensa di avere tutto dalla vita. Un bel giorno però si imbatte in un
topo di fogna di nome Sid che, schizzato fuori dal lavandino e dopo
aver visto la casa di Kensington dove vive Roddy, intende farne la sua
fissa dimora. Roddy allora architetta un piano per farlo precipitare nel
water, ma sarà lui a finire nello scarico, catapultato nel mondo. Nella
rete fognaria Roddy scopre una vasta metropoli e incontra Rita, topolina smaliziata che lotta per sfuggire alle grinfie del terribile Rospo. |
Il regista: David Bowers si è fatto le ossa come apprendista con
Chi ha incastrato Roger Rabbit? prima di trasferirsi a Londra e lavorare con la Amblimation di Spielberg e poi con la DreamWorks a
Los Angeles. Ha collaborato a Fievel conquista il West, Balto, Il
principe d’Egitto, La strada per Eldorado, Galline in fuga, Shark Tale, Wallace & Gromit: la maledizione del coniglio mannaro. Giù
per il tubo segna il suo debutto alla regia. Fell ha lavorato come
animatore free lance in Gran Bretagna e nel 1996 è diventato direttore pubblicitaria della Aardman realizzando corti e spot. |
Note: Il film mescola il caratteristico stile della Aardman con la sofisticata animazione
al computer della DreamWorks,
che hanno unito le forze per la terza volta dopo Galline in fuga e Wallace & Gromit: la maledizione del coniglio mannaro. Giù per il tubo è
il primo film in cui la Aardman abbandona la tecnica della stop motion. |