CSI: Grave danger
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(Grave danger, 2005) |
Il cast tecnico: Regia: Quentin Tarantino.
Produzione: Jerry Bruckheimeir Television/CBS Production/Alliance Atlantis. Durata: 83'.
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Gli interpreti: William Petersen, Marg Helgenberger, Gary Dourdan, George Eads,
Jorja Fox, Eric Szmanda, Robert David Hall e Paul Guilfoyle. |
La trama:
Nick Stokes della scentifica di Las Vegas
viene rapito in circostanze misteriose.
É sepolto vivo in una bara di cristallo, niente cibo, niente acqua,
soltanto una pistola con cui togliersi la vita.
Gil Grissom riceve un pacchetto con uno
strumento che, collegato ad un computer,
gli permette di vedere le sofferenze du Nick.
Ma la trasmissione delle immagini interrompe l'erogazione
dell'aria. Una lotta serrata contro il tempo.
se non riescono a interpretare gli indizi e a trovare la "tomba" di Nick,
la bara esploderà.
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Il regista: Quentin Tarantino
è nato a Knoxville, Tennessee, il 27 marzo 1963. Ha esordito alla regia con Le iene (Reservoir Dogs, 1992),
di cui è anche interprete. Del 1994 è invece Pulp Fiction (id.,Palma d'Oro al Festival di Cannes e
Oscar per la miglior sceneggiatura originale), seguito dal film a episodi Four Rooms (id., 1995),
per il quale Tarantino ha diretto il segmento L'uomo di Hollywood (Man From Hollywood), e da Jackie Brown
(id., 1997). Tarantino ha inoltre scritto le sceneggiature di Una vita al massimo (True Romance, 1992)
e Assassini nati (Natural Born Killers, 1993) e ha interpretato al fianco
di George Clooney Dal tramonto all'alba (Frorn Dusk Till Dawn, 1995)
diretto da Robert Rodriguez. L'ultima sua fatica è il film in due parti Kill Bill (id., 2003/2004).
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Note:
L’episodio Grave Danger firmato da Quentin Tarantino per la serie di culto C.S.I. è un
grande film d’autore, travolgente e perfettamente costruito. Il tema è quello prediletto,
sperimentato anche in Kill Bill Volume 2: se soffrite di claustrofobia questo è il film
che vi porterà vicino al baratro. Il peggiore dei nostri incubi prende vita grazie
all’implacabile, perversa, geometria visiva di Tarantino, che sa far volare alto l’orrore e
gioca al gatto e il topo con i nostri terrori più fondi. Catartico e insostenibile, da distillare
a nervi tesi fino all’ultimo fotogramma. Anzi, è il caso di dirlo, fino all’ultimo respiro.
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