TRAMA:
Prima di una tremenda lite che li divise a causa di una donna, a Milano tre attori marginali erano amici per la pelle con un sogno: mettere in scena Cyrano de Bergerac di E. Rostand. Tre anni più tardi, dopo un improbabile viaggio in Sicilia, realizzano il sogno. 3º film del trio cabarettistico con cui, oltre al regista operativo M. Venier, hanno collaborato in sceneggiatura Paolo Cananzi, Walter Fontana e Graziano Ferrari. Prodotto ancora da Paolo Guerra per A.GI.DI e Medusa, è il film più maturo e strutturato di un trio la cui alchimia nasce da un cocktail Nord-Sud, dal fertile contrasto dell'umorismo soft, reticente e allusivo
dei padani Giovanni e Giacomo con la buffoneria estroversa, acrobatica e straparlante del siculo Aldo che non a caso fa la voce narrante e il deus ex machina del finale (moltiplicato per 4) della vicenda. I primi 2 giocano sul togliere, il 3º sul mettere. Più accentuato che nei precedenti, il tema dell'amicizia maschile con un filo di misoginia benevola, quasi cavalleresca. Da segnalare almeno lo sketch dei provini e la partita di basket alla Loggia dei Mercanti con il contributo breve e infallibile di A. Catania. Smorzato, invece, quello della brava M. Massironi. Distribuzione record: 700 copie. Campione d'incassi nella stagione 2000-2001, con 70 miliardi d'incasso.
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